Strumento fondamentale di realizzazione del FOIA

di Mario e Pietro Collevecchio, Studio Collevecchio – PA Management Consulting*

Il decreto Madia 25.5.2016, n. 97,entrato in vigore nel mese di giugno dello scorso anno, ha introdotto importanti modifiche al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 , concernente il riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, amministrazione trasparente e diffusione di informazioni da parte delle amministrazioni pubbliche.

Le modifiche hanno mirato a creare un sistema più compiuto di informazioni in grado di incidere sull’effettiva realizzazione del principio della Trasparenza e sul concetto stesso di “Amministrazione Trasparente” anche e soprattutto attraverso il potenziamento dell’istituto dell’accesso civico.

Il FOIA e l’Amministrazione Trasparente

Il diritto di accesso all’informazione è regolato da norme conosciute internazionalmente come “Freedom of Information Acts” (FOIA). In base ad esse la pubblica amministrazione può attuare la così detta Amministrazione Trasparente ossia adempiere agli obblighi di informazione, pubblicazione e trasparenza nei confronti dei cittadini, i quali hanno diritto a chiedere ogni tipo di informazione prodotta e posseduta dalle amministrazioni che non contrasti con la sicurezza nazionale o la privacy.

Con i decreti 33/2016 e 97/2016 sono stati introdotti anche in Italia nuove forme di accesso civico ai dati e documenti pubblici analoghi a quelli in vigore nel sistema anglosassone.

In materia di Amministrazione Trasparente, l’ANAC e il Dipartimento della funzione pubblica hanno fornito una serie di utili indicazioni allo scopo di concorrere a superare le incertezze e le resistenze che si sono manifestate e che continuano a manifestarsi nell’esercizio del diritto all’informazione, inteso come fondamentale forma di partecipazione democratica e di controllo sociale sull’attività delle pubbliche amministrazioni.

In particolare, con delibera n. 1309 del 28 dicembre 2016, l’ANAC ha adottato le “Linee guida recanti indicazioni operative ai fini della definizione delle esclusioni e dei limiti all’accesso civico”. Il documento fornisce ampie e utili indicazioni riguardanti le varie forme di accesso civico all’Amministrazione Trasparente, l’ambito soggettivo e oggettivo di applicazione, le motivazioni del diniego o dell’accoglimento delle richieste, le eccezioni e i limiti all’accesso civico generalizzato.

Successivamente, allo scopo di fornire alle amministrazioni ulteriori chiarimenti riguardanti il rapporto con i cittadini e gli aspetti organizzativi e procedurali interni e di promuovere una coerente e uniforme attuazione della disciplina sull’accesso civico generalizzato, il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione ha emanato, in data 30 maggio 2017, la circolare n.2 concernente “Attuazione delle norme sull’accesso civico generalizzato (c.d. FOIA) “.

Sezione web “Amministrazione Trasparente”

La corretta e completa impostazione della sezione Amministrazione Trasparente assume rilievo fondamentale nell’ambito del sito web istituzionale di ciascuna Pubblica Amministrazione. Il fine è il concreto esercizio del diritto all’informazione (FOIA), e in particolare dell’accesso civico nelle sue varie accezioni. Il decreto 33/2013 aveva già dettato la struttura articolata di questa sezione che ora viene ad ampliarsi notevolmente in seguito alle modifiche introdotte dal decreto 97/2016 e dalle linee guida deliberate dall’ANAC a fine dicembre 2016.

E’stata quindi generata una nuova architettura complessa della sezione Amministrazione Trasparente, articolata come segue:

  • 22 sottosezioni di primo livello – Macrofamiglie
  • 61 sottosezioni di secondo livello – Tipologie di dati
  • 238   singoli oggetti di obblighi di pubblicazione, specificati nelle denominazioni e nei contenuti, suscettibili di sviluppo in migliaia di dati elementari raccolti in elenchi e tabelle.

Occorre tener presente che le informazioni e i dati oggetto di pubblicazione devono possedere i seguenti requisiti di carattere qualitativo previsti dall’articolo 6 del decreto 33/2013: integrità, costante aggiornamento, completezza, tempestività, semplicità di consultazione, comprensibilità, omogeneità, facile accessibilità, conformità ai documenti originali, indicazione della loro provenienza e riutilizzabilità.

La costruzione e la gestione della sezione Amministrazione Trasparente si presentano particolarmente impegnative per le amministrazioni pubbliche al fine di raggiungere gli obiettivi previsti dalla norma in una logica di apertura e di innovazione e non possono pertanto restare confinate nella diffusa prassi del mero adempimento.

Ne deriva che tale complessità richiede un approccio di tipo analitico necessario ai fini della predisposizione di una piattaforma informatica adeguata e aggiornata.

Il processo di attuazione della nuova normativa è tuttora in corso e in parte monitorata dalla Bussola della Trasparenza istituita dal Dipartimento della funzione pubblica.

Open Government per l’Amministrazione Trasparente

L’Amministrazione Trasparente rappresenta uno strumento fondamentale per la realizzazione del FOIA, che richiede un modello di concreta applicazione dei principi dell’Open Government, incentrati sulla trasparenza, partecipazione e accountability attese dai cittadini. Il fine dell’introduzione del FOIA anche nel nostro Paese, è di orientare le amministrazioni pubbliche verso l’attuazione dell’istituto dell’accesso civico come strumento in grado di favorire forme diffuse di partecipazione e di controllo democratico sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche. E’ in quest’ottica, che l’Amministrazione Trasparente funge da linea guida e da strumento imprescindibile per la realizzazione del FOIA.

di * Mario Collevecchio, Docente SPISA – Università “Alma Mater” di Bologna
Pietro Collevecchio, Ingegnere gestionale specializzato in Ingegneria per le PA